Mindfulness

la gioia del momento presente 

Ciao,

mi chiamo Marzio Di Timoteo e conduco classi di meditazione di consapevolezza – Mindfulness – a Vicenza.

Se ti avvicini per la prima volta a tematiche di questo tipo e senti che potrebbero essere argomenti interessanti per te, provo a spiegarti in modo breve e semplice di cosa si tratta. 

Tutto il lavoro che facciamo durante gli incontri di pratica è basato sulla scoperta che possiamo essere “Presenti” con “Consapevolezza” a tutto ciò che accade nella nostra vita, invece che essere continuamente immersi nel fiume di pensieri che la mente autonomamente produce. Stare nel flusso dei pensieri tutto il giorno tutti i giorni porta una serie di effetti nelle nostre vite che possiamo provare a riassumere così:

– rimuginio su ciò che è accaduto nel passato, che ci trasciniamo e influenza il nostro presente 

– proiezione di ciò che accadrà/dovrà accadere (“ahimè”)/speriamo non accada/speriamo accada (“altrimenti non sarò felice”) 

– definizione di noi stessi, degli altri e del mondo circostante in base a idee/giudizi che non descrivono la realtà ma che sono prodotti in maniera autonoma dalla mente

– sensazione di non essere mai soddisfatti: siamo costantemente mossi dal desiderio di qualcosa che non abbiamo (oggetti, affetti, esperienze, ecc.) e quando lo otteniamo identifichiamo quel momento come “felicità”. In breve tempo però l’effetto-felicità svanisce e  dobbiamo rimetterci alla cerca di qualcos’altro.

Una definizione che mi piace proporre di Mindfulness è: 

Vivere ogni momento per ciò che è, senza desiderare che sia diverso da come è.

Se ci riflettiamo, pretendere o desiderare che le cose siano diverse da come sono è un puro esercizio mentale (peraltro non volontario ma che subiamo dalla mente), un’astrazione rispetto allo scorrere della vita, che ingabbia gli esseri umani in una bolla di realtà virtuale. E in quella bolla ci passano di solito l’intera vita. 

La buona notizia è che ogni essere umano ha in dote una “modalità di essere” molto interessante ma che quasi mai utilizza: la CONSAPEVOLEZZA. 

Consapevolezza significa semplicemente che siamo presenti a ciò che accade nella nostra vita, nel momento presente. Da ciò deriva una sempre più CHIARA VISIONE, che non si alimenta di concetti indotti dalla mente, ma piuttosto di INTUIZIONI (da “intuitio“: conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta senza bisogno di ricorrere al ragionamento).

Seduti, il corpo fermo, ci sganciamo dal flusso compulsivo dei pensieri e STIAMO CON CIO’ CHE C’E’: inizialmente il respiro, poi le sensazioni del corpo, e quindi i pensieri stessi (per la prima volta guardiamo cosa sono) e gli stati emotivi conseguenti. 

Questa è la nostra PRATICA, cosiddetta di “meditazione”. E vedremo dopo un po’ che non si tratta nemmeno di “fare meditazione” ma di un modo di “essere”, presente e sveglio. E vedremo anche che ciò che ci spinge non è nemmeno un ottenimento di qualche tipo, ma piuttosto la scoperta progressiva che abbiamo già tutto ciò che ci serve, proprio QUI proprio ORA.

Gli ottenimenti in ogni caso ci saranno, ma saranno semplicemente “effetti collaterali” della nostra capacità via via più profonda di essere presenti, e solitamente si manifestano come:

– maggiore lucidità sul piano intellettuale 

– capacità di “assorbire” anche gli stati emotivi più pesanti e lo stress, senza farsene trasportare

– calma e rilassatezza del corpo

– sviluppo della capacità di SENTIRE con i sensi fisici, e anche tramite intuizioni

e altri effetti, che non sappiamo PRIMA…è spesso una sorpresa continua!

Il percorso che seguiamo poggia le basi sugli insegnamenti del Buddha e le pratiche meditative di samatha e vipassana, ma proposte in chiave “occidentale” secondo me più adatta alla struttura mentale e alle condizioni materiali (e di tempo) di una persona che vive al giorno d’oggi. 

Se desideri informazioni pratiche sui corsi, qui sotto trovate i link.